Piazza Dante a Canicattì

Nello spirito di un recuperato senso della misura, nella sicura eccezione delle forme primarie, il progetto si pone come un reperto archeologi- co della città, un blocco di pietra di Comiso si eleva all’interno di Piazza Dante restituendo al centro sto- rico uno spazio pubblico di grande vivibilità, dove la presenza delle palme e delle sedute rende questo luogo il nuovo centro urbano. La pavimentazione in pietra si estende fino al prospetto principale del convento di S. Domenico, con un disegno delle alberature segnato a terra mediante delle grandi vasche di terra battuta.

Le grandi sedute sono costituite da lastre di Comiso che solidamente si ancorano a terra, al di sotto delle quali alcuni corpi illuminanti ad in- casso segnano di notte gli elementi di arredo valorizzandone il valore plastico. Lo zoccolo del basamento sempre rivestito in pietra di Co- miso sabbiato distingue un diverso modo di trattare il materiale degli elementi orizzontali come il solaio orizzontale e le scale e il muro verticale di contenimento. Una grande scritta con il nome della piazza è impressa in bassorilievo nella pavimentazione della piazza.

La futura sistemazione consentirà di mantenere un attraversamento carrabile tra le due pavimentazioni della piazza, e collegandosi alla parte alta della piazza, lasciando la totale pedonalizzazione sul resto. La piantumazione delle palme prevede di recuperare quelle attualmente in loco.

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con: studio Paolo Portoghesi, studio Archea, studio Antonio Nicosia, studio Maurizio Cuccurullo

Regolamento per i dehors di Trieste

Si tratta della stesura del Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico con dehors.

Per dehors si intende l’insieme degli elementi mobili disposti su un’area pubblica, privata o gravata da servitù di uso pubblico, organizzati in modo da delimitare e arredare in maniera organica e funzionale uno spazio per la somministrazione di cibi e bevande di pertinenza di un esercizio pubblico (bar o ristorante). Il regolamento definisce anche i tipi di aree urbane nelle quali i dehors si inseriscono e l’articolazione in sistemi e sottosistemi di spazi pubblici che costituiscono una griglia di riferimento per la lettura del territorio urbano. In ciascuno di essi sono consentite particolari tipologie di dehors. Per le aree della città di Trieste di particolare rilevanza ai fini del Regolamento, sono stati realizzati dei progetti specifici. L’inserimento di dehors in tali aree e, più in generale, nel centro storico di Trieste, è soggetto a vincoli maggiori, sia dal punto di vista for- male che dimensionale. Sono stati individuati tre sistemi: storico (per il centro), blu (per le zone legate al mare) e verde (per quelle verdeggianti). Le varianti dehors Classico e Contemporaneo aggiungono ulteriore ricchezza, varietà e adattabilità al sistema urbano.

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anno 2001