GALLERIA COPERTA

Quartiere San Concordio,

Lucca 2021 \ 2023

Lo spazio collettivo della città ha un ruolo importante nella vita sociale della popolazione in quanto è un luogo di incontro, di scambio, un confronto di idee ed esperienze a volte differenti che determina i distinti livelli civili che si possono stabilire con il rapporto tra popolazione città e spazi pubblici. Il valore pubblico di uno spazio urbano è rapportabile al numero di persone che lo frequentano, è legato alla centralità economica e all’attrattiva che lo spazio crea con alcuni fattori determinanti che possono essere individuati anche nel valore culturale che lo spazio assume, nella consuetudine e nell’abitudine che si sono sviluppate nella popolazione che lo frequenta, nella posizione e nelle dimensioni del luogo.

Lo spazio urbano può essere percepito sotto vari aspetti: culturale, storico, commerciale, spaziale, geografico, funzionale e interpretato attraverso tutto quanto contribuisce ad attribuire significati e gerarchie alle varie parti della città.

Un qualsiasi spazio per esistere fisicamente deve prevedere una delimitazione geometrica, delimitazione che è logica conseguenza della morfologia degli elementi che lo circondano. La forma geometrica è contemporaneamente l’altro volto della forma estetica e il nostro progetto si delinea secondo queste premesse, valutando prima il profilo urbanistico e successivamente il progetto.

 

 

Fondazione culturale – Casale Marittimo (PI)

2021

Il progetto della Fondazione culturale cerca di ricreare un luogo in cui natura, cultura ed immaginazione si fondono in un’esperienza unica. Per questo motivo l’intervento ha visto il recupero dello scheletro delle strutture preesistenti in calcestruzzo che vuole mettere in evidenza. L’architettura si fonde con il paesaggio attraverso l’utilizzo di materiali naturali quali il legno delle finiture e delle aperture che lasciano penetrare, attraverso un sistema retrattile, la luce e la visuale sull’orizzonte di Casale Marittimo.

Cultural Foundation – Casale Marittimo (PI)

2021

The project of the Cultural Foundation seeks to recreate a place where nature, culture and imagination come together in a unique experience. For this reason, the intervention has seen the recovery of the skeleton of the pre-existing concrete structures that it wants to highlight. The architecture blends with the landscape through the use of natural materials such as wood finishes and openings that let penetrate, through a retractable system, the light and the view on the horizon on Casale Marittimo.

 

A proposito di questo progetto è stato dedicato un focus sulla rivista THE PLAN a firma di Valerio Paolo Mosco:

Il senso del del luogo in architettura di Pietro Carlo Pellegrini

https://www.theplan.it/magazine/2022/the-plan-142-11-2022/il-senso-di-un-luogo-nellarchitettura

Pellegrini’s architectural ingredients are the elementary principles of settlement, compactness, clear volumetry, skillful parsimony in his use of techniques and materials, extreme constructive precision, and a sense of place understood as a search for suitability.

Location: Casale Marittimo, Pisa, Italy

Foto di Studio Oliviero Toscani e Carlotta di Sandro

Centro Culturale a Casal Marittimo

Il senso del del luogo in architettura di Pietro Carlo Pellegrini

https://www.theplan.it/magazine/2022/the-plan-142-11-2022/il-senso-di-un-luogo-nellarchitettura

Pellegrini’s architectural ingredients are the elementary principles of settlement, compactness, clear volumetry, skillful parsimony in his use of techniques and materials, extreme constructive precision, and a sense of place understood as a search for suitability.

Architects: @pietro.carlo.pellegrini
Location: Casale Marittimo, Pisa, Italy

 

Quartieri Social San Concordio Riqualificazione area Ex Gesam Lucca

Il progetto indaga la tematica dello spazio collettivo cercando di restituire un brandello di città al quartiere che è sorto attorno ad esso cercando nel contempo di divenire cerniera fondamentale tra la Con- trada di San Concordio, la Stazione Ferroviaria e le Mura cittadine. Il modello ispiratore è quello della “casa nella casa” in cui l’elemento della grande pensilina ha la funzione di tenere insieme tutte le parti che sorgono e si muovono sotto di essa.

Il volume vetrato nasce dall’esigenza di avere un ambiente chiuso (climatizzato) che si incarichi di ospitare una serie di funzioni sia stabili che temporanee.

Al piano terra è stato ipotizzato uno spazio quanto più libero possibile, adatto ad ospitare funzioni di varia natura, che può tuttavia essere partizionato grazie ad una serie di pareti mobili nelle occasioni in cui debba ospitare le diverse attività culturali.

Il primo piano si orienta verso una funzione di piccolo centro ristoro con un bancone di servizio e una sala a servizio dell’utenza. Questo tipo di funzione si estende anche alla grande terrazza di affaccio sulla piazza, che diviene un elemento di connessione tra lo spazio pubblico chiuso della scatola vetrata e lo spazio pubblico aperto della piazza coperta.

L’ultimo elemento materico del nuovo impianto progettuale è il volume di distribuzione verticale che sembra sorgere dal livello del parcheggio fino ad emergere nella piazza.

Questo nucleo ed il blocco centrale del volume vetrato costituiscono un integrazione tra il vincolo costituito dal piano parcheggi preesistente ed il progetto della piazza.

I materiali predominanti nel nuovo impianto sono un chiaro riferimento all’architettura industriale già presente nell’area e spesso vicina a questi tipi di progettazione. La pavimentazione della piazza viene realizzata con un cemento liscio dalla cromia scura che garantisce un deterioramento estremamente lento senza necessitare di una particolare manutenzione.

Tutti gli elementi strutturali, come anche il blocco di risalita e la pensilina, mantengono il loro naturale aspetto metallico e per quanto riguarda il volume vetrato è composto da una struttura metallica auto- portante con pannelli in triplo vetro serigrafato e trasparente.

Il monocolore unisce e coordina tutti gli elementi che compongono l’architettura , dal vetro al metallo , ed è il bianco il protagonista assoluto del progetto.

Gioielleria Chiocchetti

La Gioielleria Chiocchetti risale al 1896 ed oggi la IV generazione prosegue con Alberto Chiocchetti grazie all’inclinazione artistica del fondatore Frediano Chiocchetti. Una Gioielleria che ha 125 anni è un punto di riferimento in via Fillungo a Lucca. Il progetto per il quale sono stato incaricato ha cercato di coniugare la storia e la tradizione con la contemporaneità con un concetto che unisce la sala storica, ingresso originale della gioielleria, con il nuovo corner Rolex e la sala superiore, collegata da una elegante scala in legno, dove ha trovato sede il nuovo Laboratorio Rolex. Le storiche vetrine esterne, realizzate con profili in ferro verniciato, sono state restaurate ed integrate con un nuovo tipo di illuminazione e nell’ingresso principale sono stati ridisegnati gli infissi interni della vetrina, utilizzando profili sottili in ferro e vetri temperati con i decori originali. La sala è rivestita con un tessuto realizzato dall’azienda in- glese Osborne e Little, che avvolge lo spazio e le vetrine fuoriescono a sbalzo per mostrare gli oggetti preziosi al loro interno. Le vetrine sono rifinite in ottone spazzolato, materiale che ritroviamo nel soffitto della sala, nel banco e nel tavolino illuminato dalla luce Noctambule della Flos. Al lato della sala principale troviamo altre due sale, la sala storica, spazio originale della gioielleria, dove sono stati eseguiti lavori di restauro delle decorazioni esistenti e la sala che è stata destinata al nuovo corner Rolex, un concept dello studio milanese 1 Unicum. Dalla sala principale si arriva al piano primo, dove è stata restaurata la sala degli argenti e trova sede il Laboratorio Rolex con un nuovo banco in ottone spazzolato insieme al tavolo su disegno, che unisce le due poltroncine Redondo di Moroso.

 

Restauro ex Manifattura Tabacchi

Centro di Competenza di Tecnologie, arti e spettacolo: il restauro della parte ‘storica’ del complesso, che mantiene morfologicamente la struttura conventuale, costituisce il Centro di competenza per le nuove professionalità, fabbrica di innovazione produttiva nelle arti applicate della coreografia, della scenografia e dello spettacolo in genere. Il Centro di competenza di tecnologie, arti e spettacolo è dunque uno spazio di ritrovo, di formazione e scambi culturali, che offre la possibilità di frequentare corsi in vari settori artistici. L’operazione è volta allo sviluppo sostenibile di attività ed iniziative promosse da soggetti privati in collaborazione con gli enti pubblici. Strutture per l’alta formazione connesse al trasferimento tecnologico: L’intervento consiste nella ristrutturazione di circa 922 mq dell’ex Manifattura Tabacchi da adibire a strutture per l’alta formazione così suddivise: 3 sale riunioni piccole da 25 mq ciascuna, un locale tecnico per le attrezzature in comune, una segreteria, spazi di servizio e 420 mq da adibire a laboratori; questi ultimi saranno suddivisi in moduli da 70 mq ciascuno. Sono utilizzate tecniche di bioedilizia e bio- architettura per ridurre al minimo il consumo energetico. Centro di competenza per lo sviluppo e l’insediamento d’impresa ad alta innovazione tecnologica: Su di una su-

Superficie di circa 2000 mq lordi sono stati progettati 14 moduli da 55 mq ciascuno da destinare ad incubato- re di impresa, 11 moduli da 70 mq da destinare alle nuove imprese ad alto potenziale di crescita, una reception e una sala tecnica. Centro di attività di contrasto al disagio sociale: Operazione volta a pro- muovere recupero e riqualificazione di strutture edilizie da destinare allo sviluppo delle attività di consulenza e di supporto psicologico. All’interno della nuova infrastruttura sono previsti: una sala poliva- lente per attività ludico-motorie di possibile aggregazione ed in grado di essere usata come struttura indi- pendente. L’intervento sull’edificio esistente, ai fini della realizzazione del centro di competenza di tecnologie, arti e spettacolo consiste in un insieme di opere destinate al recupero dell’immobile, nella filosofia della valorizzazione delle sue caratteristiche architettoniche. L’involucro esterno del fabbricato viene essenzialmente mantenuto, attraverso il restauro delle superfici e degli infissi ed il loro ripristino. All’interno del chiostro, a copertura della nuova sala polivalente, verrà realizzata una copertura in vetro sorretta da travi reticolari, in parte esistenti, in modo da rendere il portico leggibile in tutta la sua altezza dall’interno della sala.